"Gennaro Garofalo è un uomo ricco di estro e genialità, la sua incisione sottile e delicata lo accredita a pieno titoli tra i grandi della glittica. Ogni suo pezzo è unico in cui traspare originalità, creatività, cultura. Le sue immagini suscitano sentimenti, pensieri, emozioni, sensazioni che invadono lo spirito..."

Questa mostra digitale è un omaggio al suo lavoro, alla sua vita, alla sua Arte...immortale nel tempo.



Il Dannato, 1975

Riproduzione dell'opera a carboncino di Michelangelo,
"Anima Dannata".
Con questo cammeo, Garofalo vince la prima edizione de "il Bulino d'Oro", manifestazione artistica che simboleggiava la massima espressione d'arte su Cammeo di conchiglia.

I panneggi morbidi fanno da cornice al volto dell'uomo che urla disperatamente. I muscoli si stirano, le vene si ingrossano, la fronte si contrae. In quest'opera si legge chiaramente l'abilità del Maestro nello scolpire le emozioni, quali paura ed angoscia.


Nuda , 1992

Forza e femminilità insieme.
La muscolatura  è definita ed imponente, le curve sono morbide ed avvolgenti... un corpo incredibile.


Gennaro Garofalo in quest'opera dà dimostrazione dei suoi studi anatomici senza lasciare nulla al caso. Cosce, addome, seni, spalle, persino le ombre, tutto è perfetto. Il corpo seppur immobile sembra distorcersi.


Vendemmia, 1965

Realizzato secondo lo stile classico
è ispirato ad un opera di Rubens "Putti e Uva".

Sette fanciulli trasportano l'uva, ed ognuno indossa un'espressione diversa, che rispecchia il compito che in quel momento sta portando a termine. I capelli, i corpi... sono ricchi di dettagli diversi, è chiaro che l'artista riconosce a ciascuno dei fanciulli un'unicità.



Soave innocenza, 1960

Questo cammeo rappresenta uno dei lavori più antichi della collezione personale di Garofalo, ove vi si legge senza dubbio la padronza dell'artista nell'utilizzo del bulino.

E' un giovane fanciullo dai lineamenti gentili ed i ricci spettinati.
Il suo corpo è caratterizzato da curve e solchi morbidi che lasciano immaginare una pelle soffice.


Sintesi empirica, Spazio temporale, 1991

Sintesi di un periodo dell'autore che ripercorre in un'unica opera tutti i suoi studi.

In questo cammeo vi si ritrova una perfetta coesione tra classico e
moderno, con una verietà di tecniche messe a punto dallo stesso Garofalo. Rappresenta il frutto della sua crescita artistica, che giunge ad una conclusione unitaria che si fonde in una sola emozione.

Ogni personaggio interpreta il suo ruolo, diverse sono le espressioni e diverse sono anche le sensazioni che l'artista vuole suscitare in chi guarda l'opera.


Le Maschere, 1984

Scelto come copertina del suo primo libro "Il cammeo di Gennaro Garofalo" è una delle opere più significative della carriera artistica del Maestro.

La tecnica dei panneggi è utilizzata in modo esemplare, i drappi dalla cornice divengono maschere, volti, mezzi busti.
Le espressioni sono chiarissime, esprimono orgoglio e sulla donna vi si legge ogni minimo particolare del suo corpo...muscoli, ossa, curve.

Legato alle sue origini, reinterpreta una Partenope dormiente, sotto lo sguardo fiero del popolo Napoletano.



Sosia siderale, 2007

Due corpi celesti identici.
Portatori del vento cosmico accendono le stelle per farle brillare.

Per la realizzazione di questo cammeo il Maestro Garofalo utilizza la tecnica Marquetry , in collaborazione con la figlia Giannamaria e suo marito Domenico Costabile, che curano intarsi preziosi e raffinati.

Intarsi realizzati in oro 18 kt, pasta di turchese e corallium rubrum.


Allegoria del potere, 1982

La "sete di potere" secondo il Maestro G. Garofalo.
Ne dà sua interpretazione attraverso un cammeo surreale.

Sceglie la tecnica dei panneggi per l'incisione dell'opera, dedicandosi minuziosamente ai tratti anatomici, in particolar modo quelli riguardanti le mani.

Il potere è rappresentato da una sfera perfetta... l'avidità delle mani che la circondano bramano di possenderla. Gli arti sono contratti, come se fremessero nervosamente, si scorge la loro ferocia.


Cavalli in Ambra, 2000-2010

In questo cammeo è chiaro ed inconfondibile lo stile Garofalo, che rappresenta un collage creativo tra sogno e realtà.

Il volto della donna, con gli occhi semichiusi, è dolce, sereno.
I cappelli sono liberi nel vento e la pelle appare liscia e morbida.
I cavalli in ambra hanno un colore brillante, sembrano correre ad attorniare la donna in protezione.

 Realizzato in collaborazione con i figli Filippo e Crescenzo, ideatori e creatori della tecnica Fantasy.



Pan, 1979

Ispirato al Dio greco Pan, divinità delle campagne, selve e pascoli, era figlio del dio Ermes e la ninfa Penelope.

Garofalo durante la realizzazione di questo cammeo si lascia trasportare dalle protuberanze naturali della conchiglia, creando un'opera unica nel suo genere. Il muso dell'animale fuoriesce dal cammeo, donandogli un aspetto tridimensionale.



Come un incubo, 2000-2010

La giovane donna si trova faccia a faccia con le sue paure, metaforicamente rappresentate da un drago mostruoso con denti affilati. L'incubo si fa realtà.

Il Maestro realizza questo cammeo utilizzando la tecnica "Fantasy" in collaborazione con i figli Crescenzo e Filippo, ideatori e creatori del metodo di colorazione.



Barocco, eccesso e ridondanza, 2007

Sovrabbondanza sproporzionata è questo quello che l'artista vuole comunicare a chi guarda.
Oltre ai due volti si scorge nascosta tra i panneggi una maschera.

Per la realizzazione di questo cammeo il Maestro Garofalo utilizza la tecnica Marquetry , in collaborazione con la figlia Giannamaria e suo marito Domenico Costabile, che curano intarsi preziosi e raffinati.

Intarsi realizzati in oro 18 kt, agata verde, corallium rubrum e madreperla.


Il corpo, 1986

"Il corpo" rappresenta la massima espressione dello studio anatomico condotto dal Maestro Garofalo.
Questo cammeo è stato realizzato nel periodo più creativo dell'artista, unendo la raffigurazione anatomica con la tecnica del panneggio, creata da lui stesso.

Raffigura una danza senza veli tra i veli, Garofalo mette a fuoco il suo obiettivo artistico e descrive muscoli e nervi prominenti, uniti ai morbidi e sinuosi lineamenti femminili.


La meditazione, 1996

La donna in meditazione è raffigurata nella posizione del loto, alla ricerca dell'equilibrio perfetto tra corpo e mente.

Gennaro Garofalo realizza in quest'opera una simmetria splendida fatta di fili di perle ed un corpo sinuoso, scolpito in ogni suo minimo dettaglio.



Plasmati dal divino, 1990

Un cammeo surreale in cui coesistono tutti i capisaldi del Maestro Garofalo, dalla tecnica del panneggio allo studio anatomico.

Numerosi sono i dettagli incisi, le pieghe ed il solchi caratterizzano i linementi dei visi rafforzando emozioni e sensazioni.

L'Artista dà libero sfogo alla sua creatività immaginando la mano di Dio che plasma l'uomo a sua immagine e somiglianza.
Mezzi volti fatti di occhi, nasi e labbra si intrecciano gli uni con gli altri, Dio ricerca l'aspetto ideale dell'uomo.
E' l'inizio di tutto, l'origine del mondo.


Commisurazione tra poteri, 2006

Un'opera recente che vuole raffigurare il confronto e l'accordo tra due entità superiori, due personalità autorevoli.
Non vi è conflitto, ognuno nel suo spazio si guardono negli occhi.

I profili sono fieri e le chiome libere nel vento.
In secondo piano tre figure celate, mezze maschere, che osservano il fatto come spettatori, in veste di consiglieri fidati.